Turchia portami via!
questo è il nome dato al nostro gruppo WhatsApp per organizzare il nostro fantastico tour che ci ha portati nelle terre europee e asiatiche della Turchia. Nome azzeccato perché questo paese ci ha letteralmente rapiti.
Una terra diversa e affascinate, un mix tra oriente e occidente che ti cattura in ogni suo angolo.
Partenza da Bologna, dove abbiamo preso il nostro volo che con 2 ore e 45 ci ha portato nell’antica Costantinopoli. Siamo atterrati nella parte Asiatica di Istanbul, dove all’arrivo ci attendeva il nostro bus, con a bordo i nostri futuri compagni di viaggio. Più ci si avvicina nel cuore della città e più il traffico si fa sentire, scie di luci rosse ci hanno accompagnato fino ad arrivare nella parte moderna. Davanti a noi Grattacieli con su le bandiere Turche, grandi, piccole, doppie, triple, insomma una vera e propria sfilata di bandiere rosse. Istanbul di notte ha un fascino particolare. I nostri occhi erano in cerca dei minareti, le famose torri che compongono le moschee e non hanno tardato ad arrivare, sparse per tutta le città le moschee rendono questa città davvero particolare ed unica. Arrivati nel nostro Hotel ci concediamo una cena con specialità turche, carne, verdure e riso. Assaggio dei dolci tipici il baklava e i kalburabasti molto buoni ma molto dolci in quanto cosparsi di miele.
La sveglia suona presto per il nostro primo giorno ad Istanbul e insieme ad essa ascoltiamo per la prima volta il famoso invito alla preghiera. Viene riprodotto dai megafoni posizionati sulle torri delle moschee. Si crea un’atmosfera caratteristica e particolare, viene udita per 5 volte durante il giorno, la prima alle luci dell’alba e l’ultima con le luci del tramonto.
Prima colazione in albergo e partenza per il centro storico. Visitiamo l’antico Ippodromo, in cui si svolgevano le corse delle bighe, presenti ancora oggi gli obelischi (particolare quello egiziano). La nostra vista continua e ci troviamo davanti la Moschea del Sultano Ahmet famosa come Moschea Blu, conosciuta per le sue maioliche del XVII secolo. È di sicuro il simbolo della città. Si può visitare ma ci sono delle regole, si entra scalzi e coperti, per le donne e d’obbligo il velo per coprire i capelli.
Continuiamo la visita per ammirare la Chiesa di Santa Sofia, capolavoro dell’architettura bizantina, ci troviamo ancora nel distretto di Fatih, nel mahalle di Sultanahmet, nella parte più alta di Istanbul. La maggior parte della struttura attuale di Santa Sofia fu costruita sotto l’imperatore Giustiniano I dopo che la chiesa fu distrutta nel 532 d.C. entrando si viene sorpresi dalla grandezza della sala principale, la luce soffusa, i grandissimi medaglioni decorativi e le grandi colonne monolitiche vi lasceranno a bocca aperta.
Il nostro tour continua e ci ritroviamo sottoterra, precisamente nella Cisterna Basilica è la più grande cisterna sotterranea ancora conservata ad Istanbul, risale all’epoca dell’imperatore Costantino, ed è stata ampliata nel 532 dall’imperatore Giustiniano. La costruzione è imponente con innumerevoli colonne di stili e con capitelli diversi. Un tempo costituiva la principale riserva idrica della città. La particolarità è proprio l’utilizzo di diversi materiali, probabilmente ricavati dalla demolizione di altre costruzioni. Tra le colonne, due attirano l’attenzione in quanto hanno come base la testa capovolta di Medusa.
Si prosegue con il pranzo in ristorante e successivamente con la visita del Palazzo Imperiale di Topkapi, dimora dei Sultani per quasi quattro secoli, la cui architettura con le magnifiche decorazioni e gli arredi rende testimonianza della potenza e maestosità dell’Impero Ottomano, molto suggestivo e ben curato, Di rito le foto sulle terrazze dove si può vedere il bosforo.
La visita continua con il Gran Bazaar, il più grande mercato coperto al mondo, caratterizzato dal tetto a cupole e formato da un dedalo di vicoli e strade. Devo dire molto grande ma con negozi molti simili i quali vendono oro, spezie e vetro colorato. Il nostro giorno ad Istanbul si conclude a bordo del battello sul Bosforo. Pensavamo di passeggiare lungo le sponde e di attendere con molta calma l’arrivo del nostro battello, ma ci accorgiamo ben presto che il punto di ritrovo è esattamente nel luogo dove eravamo qualche ora prima. Inizia così la nostra corsa per le vie della città, chiamata la corsa di Pechino express, sotto un sole cuocente, con le gambe che facevano male e con la strada perennemente in salita il nostro destino era segnato: accasciarci in un angolo di Istanbul. Con nostra sorpresa invece siamo arrivati vivi e anche con qualche minuto di anticipo. Ci siamo dati una sistemata, in quanto eravamo in condizioni pessime e via di nuovo in strada. Torniamo esattamente sul posto dove passeggiavamo prima e finalmente saliamo sul battello dove si ha una vista privilegiata sia del versante asiatico che europeo, della città ed i suoi più importanti palazzi, moschee e fortezze. Un’esperienza davvero emozionante, da fare assolutamente al tramonto. Vedere il sole danzare dentro le moschee per poi sparire e lasciare spazio alle luci della notte non può essere descritta e non c’è foto che rende giustizia. Noi abbiamo deciso di acquistare l’escursione dal sito Getyourguide al costo di 19€, devo dire ottima in quanto si ha la possibilità di vedere la città sia al tramonto sia di notte. Sarà un taxi a riportarci nel nostro albergo dove ceniamo e crolliamo nelle nostre camere.
Il nostro terzo giorno inizia presto, prima colazione in albergo e partenza per la capitale della Turchia: Ankara. Dopo il Passaggio dal Ponte Euroasia una lunga autostrada ci porterà alla visita del Museo delle Civiltà Anatoliche, detto anche Museo Ittita. Molto importante in quanto i reperti esposti sono in ordine cronologico e il visitatore può seguire l’evoluzione delle civiltà succedutesi in Anatolia a partire dalla preistoria fino al periodo romano.
Pranzo in ristorante e sosta al Lago Salato Tuz Gölü è un lago salino che occupa un’area enorme nel piano centrale arido dell’Anatolia; con i suoi 1500 chilometri quadrati di superficie, è il secondo lago più grande della Turchia. In questo periodo è privo di acqua, la quale lascia uno strato di sale bianco. Molto suggestivo e particolare. Il tour continua ed arriviamo in serata in Cappadocia.
Inizia il nostro quarto giorno e ci svegliamo prima dell’alba, destinazione: Mongolfieraaaa
Salire su una mongolfiera per ammirare dall’alto il paesaggio lunare e mozzafiato della Cappadocia illuminata dalle prime luci dell’alba, credo si possa definire l’esperienza più bella fatta fino ad ora nei nostri viaggi. Con il nostro certificato di volo è un’emozione che porteremo con noi per tutta la vita torniamo in hotel per la prima colazione.
Oggi l’intera giornata è dedicata alla scoperta di questa suggestiva regione dai paesaggi quasi lunari: i celebri “camini delle fate”, funghi di tufo vulcanico creati da secoli di lavoro dell’acqua e del vento. Visita alle chiese rupestri di Goreme, alla Valle di Uchisar, alla Valle di Avcilar e di Ozkonak (o Saratli), uno dei complessi di rifugi sotterranei conosciuti come “città sotterranee” veramente incantevoli, particolari e con colori che cambiamo in base alla diversa posizione del sole. Chiudiamo in bellezza con una vista mozzafiato al tramonto sulla vallata.
Il nostro quinto giorno salutiamo la Cappadocia e partiamo per Konya, con una breve sosta per visitare il Caravanserraglio di Sultanhani (XIII secolo), oggi museo. Un gioiello dell’arte islamica è uno dei meglio conservati dell’Anatolia che veniva usato in passato come area di sosta delle carovane che percorrevano la via della Seta in direzione della Persia.
Arriviamo a Konya, città legata al fondatore del movimento dei Dervisci rotanti: Mevlana, un mistico musulmano contemporaneo di San Francesco. Qui visitiamo il Mausoleo trasformata in museo ma comunque luogo di pellegrinaggio dove si osserva un grande fervore religioso. Struttura molto bella e al suo interno sono conservate le spoglie di Mevlana.
Pranzo in ristorante e proseguimento per Pamukkale dove arriviamo in serata e alloggeremo all’Hotel Lycus River. Finalmente un po’ di relax, ci concediamo un bagno nella piscina termale dell’albergo.
Siamo alle luci del nostro sesto giorno in giro per la Turchia, saliamo sul nostro ormai fidato mezzo di trasporto e ci dirigiamo alla visita dell’antica Hierapolis che, distrutta da un terremoto e ricostruita nel 17 d.C., ebbe il suo massimo splendore nel II e III secolo d.C. Qui consigliamo la visita dell’anfiteatro, conservato ancora oggi in ottimo stato. La salita per raggiungerlo è ardua ma ne vale assolutamente la pena. Dopo foto e selfie che ci fanno guadagnare il titolo di ritardatari, scendiamo nella parte più bassa dove visitiamo Pamukkale, verremo sorpresi nel vedere, sul pendio della collina e addossate le une alle altre, decine di enormi vasche formatesi dal lento e millenario scorre dell’acqua calcarea. Sembra che il tempo sia fermato e le cascate di una gigantesca fontana siano pietrificate come suggerisce il nome del luogo Pamukkale che tradotto in italiano significa “fortezza di cotone”. Davvero belle ed uniche nel suo genere.
Il pranzo, con nostra “sorpresa “ci fa assaporare ancora una volta carne e riso. Proseguiamo per la visita di Efeso: il Tempio di Adriano, la Biblioteca di Celsio e il Grande Teatro. Che dire ci ritroviamo catapultati in epoche lontanissime da noi e passeggiamo sull’antica strada di pietra che percorrevano i popoli di un tempo. In fondo veniamo sorpresi da una visione che ci lascia a bocca aperta, la Biblioteca di Celsio. Opera ricostruita in maniera eccelsa. Il complesso è davvero grande.
Si prosegue più carichi che mai, o quasi, per la vista della “casa della Madonna”, luogo in cui la tradizione dice che la Madonna trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il nostro bus sale tramite vie curve e salite. Luogo suggestivo ma il nostro pensiero e che ci sono altri luoghi dove si respira sicuramente allo stesso modo questa religiosità anche nella nostra cara Europa.
Settimo giorno all’insegna del rientro verso Istanbul ma prima ci attendono diverse tappe. Arriviamo a Bursa, la prima città capitale dell’Impero Ottomano. Visitiamo la Grande Moschea e la Moschea Verde, del 1424, testimonianza della nuova estetica ottomana e famosa per le sue maioliche di Iznik, veramente particolare la complessità e i colori di queste ceramiche.
Pranzo in ristorante. Passaggio dal ponte di Osmangazi, grande ponte sospeso che attraversa il Golfo di Izmit nel suo punto più stretto, lungo 2.620 metri. Il ponte è dedicato al sultano Osmân Gâzî. Arriviamo così nella parte asiatica di Istanbul in serata. La malinconia comincia a manifestare nel gruppo. Abbiamo conosciuto persone fantastiche con le quali abbiamo condiviso molto tempo, abbiamo dormito su un bus, macinato infiniti chilometri, condiviso stanchezza e momenti belli. Abbiamo visto veramente cose particolari, fantastiche e completamente lontane dal nostro “occidente” e chi ci resteranno sempre impresse nella mente. Decidiamo così di concederci un’ultima serata nella parte moderna di Istanbul asiatica. Saliamo per l’ultima volta nel nostro caro bus che ci porta sul lungo mare, tra brindisi (senza alcool) e narghilè trascorre l’ultima notte turca.
L’ultima mattina sarà piena di emozione, di saluti e di qualche lacrimuccia che scende sulla guancia, si parte per l’aeroporto dove il nostro volo ci riporta nella nostra cara Italia.
La Turchia ci è rimasta nel cuore, ci ha regalato emozioni uniche e ci ha fatto conoscere persone fantastiche.
A presto, o meglio Merhaba cara Turchia, speriamo di rivederci presto.
CURIOSITÀ E CONSIGLI:
Moneta: Lira Turca, ma si può usare tranquillamente l’euro
Istanbul é l’unica città del mondo costruita su due continenti – Europa ed Asia
Nei suoi quasi 2.000 anni di storia, Istanbul é stata la capitale degli imperi Romano, Bizantino ed Ottomano.
Per entrare nelle Mosche le donne devono coprire le spalle e la testa
Fuso orario: 1 ora in avanti
Contrattate per i prezzi, si scende di molto
Che dire stupendo posto meraviglioso
Stefania, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
Siamo felici di aver suscitato in te la curiosità del viaggiatore.
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Devo dire che è stato un “racconto di un Tour” fatto in modo molto accuratoe piena di passione nel raccontare…. sembrava quasi di essere li con voi… belle le foto, i paesaggi insomma, bello tutto
Bravi
Roberta, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
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Un viaggio alla scoperta della culla delle civiltà e crocevia di popoli antichi e contemporanei
Mi hai fatto sognare leggendo di queste meravigliose terre
Angela, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
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Posti bellissimi , mi viene voglia di andarci le foto sono stupende.
Stefania, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
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Che dire.. Posti bellissimi, non pensavo che la Turchia fosse così bella con la tua descrizione di questo viaggio mi hai incuriosito chissà un giorno….
Sabrina, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
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Bravo Gianluca, tutto ben argomentato e seguito da bellissime immagini . Hai descritto un immagine della Turchia molto bella ed appassionata . Avanti così ed alla prossima avventura facci sognare ancora .
Livio, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
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Ottimo blog!mentre leggevo oltre immaginavo e sognavo ad occhi aperti di essere lì! Complimenti e al prossimo viaggio
Irene, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
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Bellissimo racconto di un viaggio meraviglioso. Grazie per avermi portato in queste terre magiche.
Che meraviglia! Hai descritto tutto quanto alla perfezione facendomi immergere completamente in quei posti fantastici! Spero un giorno anche io di visitarla!!
Marika, grazie per aver dedicato del tempo nel leggere il nostro articolo.
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